Applicazione del LD Sostegni bis, proroghe delle concessioni sportive al 31/12/2023
La seconda riunione di Sportivi per Roma è stata dedicata al tema dell’applicazione alle concessioni degli impianti sportivi della capitale del DL sostegni, il cui art. 10 recita:
Al fine di sostenere le associazioni sportive dilettantistiche senza scopo di lucro colpite dall’emergenza epidemiologica da COVID-19, le concessioni a tali associazioni degli impianti sportivi ubicati su terreni demaniali o comunali, che siano in attesa di rinnovo o scadute ovvero in scadenza entro il 31 dicembre 2021, sono prorogate fino al 31 dicembre 2023, allo scopo di consentire il riequilibrio economico-finanziario delle associazioni stesse
I nodi da sciogliere sono sostanzialmente due:
- il provvedimento si applica a tutti i concessionari, oppure soltanto alle “associazioni” (e quindi non alle ssd)?
- le concessioni in scadenza nel 2022, che sono escluse, saranno oggetto di un apposito atto di Roma Capitale, oppure gli impianti che vanno a scadenza a partire dal prossimo 1 gennaio saranno oggetto di bandi?
Ringraziamo il Presidente della Commissione Sport, Ferdinando Bonessio, per aver partecipato ed aver chiarito, relativamente al primo punto, che anche le ssd potranno beneficiare dalla proroga, che va intesa in modo estensivo (non c’è di differenza tra associazione e società sportiva).
Per quanto riguarda la seconda richiesta non è stata data una risposta esplicita ma riteniamo di poter dedurre che anche le concessioni in scadenza nel 2022 e 2023 saranno prorogate fino al 31/12/2023.
Più in generale, la riunione è stata importante per fare il punto su ulteriori argomenti, sui quali il Presidente Bonessio ha espresso i propri intendimenti, e che riassumo brevemente:
- verrà istituito uno sportello di aiuto ai concessionari, sulle questioni tributarie, fiscali e tecniche (edilizie e urbanistiche);
- verranno attualizzati i regolamenti comunali facendo riferimenti ai decreti attuativi della Legge Delega sullo sport, a partire dall’inquadramento della figura dell’operatore sportivo (che non dovrà gravare né sugli utenti, né sulle associazioni e società sportive);
- verrà proposto di non applicare il codice degli appalti per poter tenere conto dell’esperienza acquisita dalle asd/ssd nei criteri di valutazione utilizzati per l’aggiudicazione dei bandi;
- verrà effettuato un censimento al fine di rilevare la reale consistenza degli spazi sportivi e dei locali attualmente presenti negli impianti sportivi comunali (e le eventuali irregolarità edilizie saranno sanate);
- verrà modificato il regolamento per evitare che, in caso di morosità sui canoni e le rate dei mutui, scatti la revoca della concessione;
- verranno aperti dei tavoli di lavoro mirati, uno per ogni impianto, al quale parteciperanno il rappresentante legale del Concessionario, un tecnico e un avvocato del Concessionario, un Dirigente del Dipartimento Sport, un avvocato di Roma Capitale, per superare i contenziosi in essere;
- verrà proposto di azzerare i canoni per il periodo di chiusura degli impianti (quindi non la riduzione del 90% dei canoni ma una riduzione del 100%), dichiarando quei canoni inesigibili, e aumentando lo sconto del 30% previsto per il periodo successivo.
Infine, riassumo le principali richieste/proposte che sono state avanzate dagli altri partecipanti:
- effettuare un monitoraggio sugli impianti e le palestre attualmente inutilizzati, con l’obiettivo di pubblicare in tempi brevi i relativi avvisi pubblici finalizzati alla loro assegnazione;
- allineare le scadenze delle concessioni dei centri sportivi municipali al 2025, prevedendo dei “bandi ponte” di uno o due anni per i Municipi in scadenza negli anni precedenti;
- definire un avviso pubblico tipo per l’affidamento delle palestre scolastiche;
- sollecitare la conclusione delle procedure relative all’art. 21 del regolamento per gli impianti sportivi comunali.
Si tratta di argomenti complessi, che saranno ripresi e approfonditi nei prossimi mesi, per i quali Sportivi per Roma chiederà di fissare da subito una programmazione a breve, medio e lungo periodo. In particolare, chiederemo all’Amministrazione capitolina di indicare entro quanti mesi di tempo si intende raggiungere ciascuno degli obiettivi elencati.