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Centri estivi e centri sportivi municipali: il PD romano sbaglia e sceglie la propaganda invece della collaborazione

23 giugno 2020

Il PD romano mi ha accusato di avere deliri di “onnipotenza” perché i centri estivi non sono di mia competenza.

Da Presidente della Commissione sport capitolina mi sono accorto che qualcosa non andava, in tutti i Municipi, e mi sono attivato per dare il mio contributo, per il bene di tutti.

Purtroppo, però, i Municipi a guida PD si sono risentiti e questa è stata la critica che mi è piovuta addosso, nel mese di maggio:

Diario si attenga alle sue competenze“.

E ancora:

Sullo sport Diario si sente onnipotente ma sbaglia“.

In realtà chi sbaglia sono proprio i Municipi guidati dal PD. E sbagliano doppiamente, perché pur di nascondere i propri errori, non accettano l’aiuto che gli ho offerto e perseverano. Perché se le associazioni mi scrivono e lamentano problemi, io intervengo sempre, anche quando il Municipio di competenza non è a guida M5S ma a guida PD.

Avere un ruolo istituzionale significa essere a disposizione di tutti e non solo del proprio partito.

Evidentemente la collaborazione tra istituzioni sfugge a chi è accecato dalla propaganda partitica. E così i Municipi a guida PD hanno fatto da soli, di nuovo, sui centri estivi e sulle riaperture delle palestre post lockdown. E hanno sbagliato ancora.

Così accade che a giugno le associazioni mi scrivono, di nuovo, dicendo stavolta di non riuscire a dialogare con i Municipi, dicendo che i Municipi non li informano sulle possibilità di riprendere le attività, dicendo che i Municipi commettono errori nelle assegnazioni dei centri estivi (concedendo gli spazi alle asd “sbagliate”) e, in definitiva, dicendo che una volta corretto l’errore, i Municipi impediscono che le attività si svolgano, facendo perdere la stagione dei centri estivi alle associazioni.

Ascoltate la registrazione della commissione, è un disastro su tutta la linea.

Ma soprattutto, purtroppo, è una sconfitta per tutti: i bambini, ai quali vengono negate le possibilità di fare sport; i genitori, che finite le scuole devono trovare altre soluzioni per i propri figli; le associazioni sportive, alle quali vengono negati gli spazi.

Dite un po’, chi è che sbaglia? Un Presidente che prova a dare il suo contributo, anche se l’argomento non è strettamente “di sua competenza”, oppure coloro che non solo non sanno gestire i propri Municipi ma che, per arroganza e propaganda, non accettano neanche la mano che gli viene offerta per essere aiutati?

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