Tesori nascosti (e ignoti): gli alberi monumentali di Roma
Il canforo di via Cernaia (di fronte al MEF, ingresso parcheggio biciclette)
L’importanza degli alberi in città è spesso sottovalutata. Tutti sappiamo che gli alberi hanno un qualche valore ma quasi nessuno si rende conto di quanto grande sia questo valore. In particolare, gli alberi hanno un duplice valore, uno ambientale ed uno storico/culturale.
L’albero non è solo un fattore ecologico, utile per l’ambiente fisico dell’uomo, è un elemento di cultura, di arte, di spiritualità… La differenza tra l’abitare e il vivere in una città è fatta anche dagli alberi. Si parla di riforme del nostro tempo: ebbene una riforma da fare è quella che tende alla civiltà dell’albero.
Questa citazione di Alfonso Alessandrini, contenuta nel saggio “Per una critica estetica degli alberi di Roma” dell’ambientalista e storico degli alberi Antimo Palumbo, è una perfetta sintesi dell’argomento.
Nel saggio si spiega che gli alberi vengono definiti monumentali in base a quattro caratteristiche: età, altezza, larghezza e portamento. Ci sono, poi, delle eccezioni come ad esempio quelli con un particolare valore storico.
Così come è un monumento l’Altare della Patria o la breccia di Porta Pia, lo è anche il mandorlo di Villa Glori, sotto il quale persero la vita i fratelli Enrico e Giovanni Cairoli durante lo scontro per liberare Roma dal governo pontificio e sul quale sono ancora visibili i segni del combattimento.
Una distinzione da fare tra un albero monumentale e un monumento è che il primo è un monumento vivente e, quindi, necessita di maggiori controlli.
Per quanto riguarda il loro valore ambientale, gli studiosi Stanco e Biocca hanno dimostrato, nella loro ricerca “Gli alberi i nostri alleati nel combattere le polveri sottili”, che
un albero con diametro di 77 cm riesce a rimuovere 70 volte di più sostanze inquinanti rispetto ad uno con il tronco di 10 cm: quantitativamente il primo può rimuovere 1,4 kg di sostanze inquinanti e il secondo 0,02 kg ogni anno
Ciò significa che occorrono 70 giovani alberi per sostituire un esemplare secolare.
E, a sua volta, ciò significa che il taglio di 80 alberi secolari crea alla nostra città un danno ambientale gravissimo, che potrebbe essere compensato solo tramite la piantumazione di 5.600 alberi nuovi.
Vista la loro importanza, e la loro scarsa conoscenza, sarebbe bellissimo creare, per ogni municipio, una mappa degli alberi secolari presenti. A Monte Mario vogliamo provarci e, in occasione della biciclettata del 27 ottobre, cominceremo ad andare a vederli dal vivo. Chi vuole partecipare è benvenuto: siamo nel gruppo Bike tour Montemario.
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