Campo Testaccio: una storia da riscrivere
La Commissione Sport di oggi, in seduta congiunta con la Commissione Mobilità, si è occupata di Campo Testaccio, l’area dove negli anni Trenta sorgeva l’impianto che ha ospitato le prime partite della Roma e che oggi si presenta in uno stato di degrado e abbandono.
Nel 2015 la giustizia amministrativa (Consiglio di Stato) ha dato ragione all’Amministrazione Capitolina, che nel 2010 ha dichiarato decaduta la concessione al Consorzio Romano Parcheggi con la quale si attribuiva al consorzio stesso la realizzazione di un parcheggio sotterraneo e il ripristino dell’impianto sportivo.
Il Dipartimento Mobilità avrebbe dovuto dare mandato all’Avvocatura capitolina di attivarsi per chiedere un risarcimento al Consorzio ma non lo ha mai fatto: insieme al Presidente Stefàno scriveremo al Dipartimento per sollecitarlo a procedere in tal senso e chiudere con il passato.
Per quanto riguarda il futuro, è nostra intenzione chiedere l’espunzione di Campo Testaccio dalla delibera sul PUP (Piano Urbano Parcheggi, che rientra nel Piano Regolatore) che sta per approdare in aula. Questa è la stessa richiesta che è stata presentata da tutte le forze politiche del Municipio: a causa della presenza di reperti archeologici, un parcheggio sotterraneo in quell’area non sarà mai realizzabile. La competenza sull’area passerà dal Dipartimento Mobilità al Dipartimento Sport, che avrà l’onere di predisporre il bando per l’assegnazione della realizzazione e gestione del nuovo impianto sportivo.
Nel frattempo, il Dipartimento Ambiente provvederà ad effettuare una bonifica della zona, dove al momento sono presenti, nelle vicinanze di un asilo nido, ratti e serpenti. Ne ha dato notizia la scorsa settimana l’Assessore Frongia. Il Presidente della Commissione Ambiente, Daniele Diaco (oggi presente) renderà noto nei prossimi giorni il cronoprogramma degli interventi che sta predisponendo l’Assessora Montanari.