La festa dell’acqua all’Ortolino
Il 7 maggio, Ortolino, l’orto urbano nato da un progetto dell’Istituto Nazionale di Bio Architettura, ha festeggiato l’arrivo dell’acqua corrente grazie alla realizzazione di un nuovo pozzo, indispensabile per l’irrigazione dei lotti coltivati.
È bello vedere riuscire progetti che, in passato, io stesso prima di diventare Consigliere comunale ho tentato invano di realizzare (il progetto di orto urbano WeZapp! non fu autorizzato).
Il progetto Ortolino nasce nel marzo del 2013 come orto dipartimentale ed è destinato fondamentalmente alla promozione di buone pratiche di sostenibilità ambientale ed al presidio di aree altrimenti esposte al rischio di speculazione edilizia. Prima di Ortolino, infatti, l’area era in stato di abbandono ed utilizzata, sostanzialmente, come discarica abusiva.
L’iter burocratico è stato lungo ed estenuante. Avviato nel settembre del 2014, un anno dopo, tra il settembre e l’ottobre del 2015, sembrava tutto risolto: l’area è stata bonificata a spese dei soci, con un investimento di circa 7.000 euro e la promessa di avere l’acqua entro Natale. Tutto, invece, si è fermato di nuovo:
Ci siamo fidati di quanto ci era stato promesso dal Comune e dal Catasto del verde, ci dicevano che avremmo avuto l’acqua entro Natale del 2015. Non è arrivata e abbiamo scoperto che il pozzo – distante poche decine di metri dall’area dell’orto, ndr – era di proprietà dell’Inpdap, passato poi al Comune, e che la domanda di messa a norma era ferma da 12 anni alla Provincia
Fonte: intervista a Giovanni Fattorini
Fino ad arrivare ai mesi più recenti. I soci di Ortolino hanno finalmente ottenuto l’autorizzazione che mancava per procedere allo scavo di un nuovo pozzo. Non è stato facile e siamo contenti di aver contribuito alla riuscita di questo progetto!
Ridisegnare l’immagine delle città è oggi possibile! E gli orti urbani rappresentano la soluzione.
Ringrazio il Presidente Giovanni Fattorini e tutti gli ortolini, che sono i veri protagonisti di questo bellissimo esempio (riuscito!) di recupero urbano. Le immagini che seguono parlano da sole…