Videoconferenza sugli impianti sportivi comunali del 17 aprile 2020 – video integrale
L’incontro di questa mattina è stato un importante momento di confronto e, soprattutto, di produzione di proposte utili al fine di superare l’attuale crisi e ripartire nel miglior modo possibile.
Desidero evidenziare che, oltre alle misure di sostegno economico di cui si legge su tutti i giornali, ci sono tantissime proposte pratiche, realizzabili a costo zero, che in nessuna riunione politica sarebbero potute emergere: il coinvolgimento di chi conosce il proprio settore è fondamentale e voglio esprimere ancora una volta la mia gratitudine verso tutti coloro che stanno dedicando il proprio tempo e stanno mettendo le proprie competenze a disposizione dell’Amministrazione, con l’obiettivo di trovare soluzioni che aiuteranno tutti.
Penso che questa sia anche stata una importante occasione di conoscenza reciproca tra operatori che, dovendo affrontare difficoltà comuni, potranno unire le forze per avere la possibilità di superarle prima e di superarle meglio.
Potrete ascoltare gli interventi di: Riccardo Milana, Mirco Fratta, Andrea Burlandi, Andrea Baldini, Bruno Campanile, Aurelio Ambrosi, Claudio Butera, Luca Lanzetti, Alberto De Blasi, Ugo Pambianchi, Paolo Anedda, Alessandro De Paolis, Nicola Vilella, Fulvio Corrado, Ivan Sacchi, Alessio Di Curzio, Mauro Schiavone.
Riassumo per punti gli argomenti trattati nella riunione, con l’aggiunta di alcune integrazioni che mi sono state inviate successivamente dai proponenti:
- Creazione di un “osservatorio” per gli Impianti Sportivi Comunali sulla falsariga di quello già operante da più di due anni per i Centri Sportivi Municipali. L’osservatorio opererà in autonomia con l’obiettivo di portare proposte all’Amministrazione Capitolina;
- Sviluppo basato sulle nuove tecnologie, creazione di un format per monitorare le esigenze degli impianti e per la creazione di sinergie tra diversi impianti, ad esempio quelli che hanno spazi all’aperto e quelli che hanno spazi al chiuso;
- Creazione di un fondo con garanzia dedicato agli impianti di proprietà di Roma Capitale per i lavori di adeguamento necessari a poter riaprire le strutture nella “fase 2”. Per l’accesso al credito sportivo servono concessioni di durata residua di almeno sei anni, molte società sportive in attesa del ricalcolo della concessione non potranno accedervi. A Roma abbiamo 90 impianti con concessione scaduta e quasi tutti con una concessione di durata residua inferiore ai sei anni, il che significa che per quasi tutti i gestori l’accesso ai finanziamenti dell’ICS alle attuali condizioni è precluso;
- Adeguamento degli impianti alle nuove normative per il distanziamento sociale. Saranno necessari interventi specifici per consentire la ripresa delle attività evitando il contatto, perché in attesa del vaccino occorrerà evitare i contatti e gli assembramenti. Occorrono delle procedure di autorizzazione snelle e dai tempi di risposta estremamente rapidi. Proposta di Commissario ad acta;
- Necessità di indicazioni chiare ed omogenee inviate tramite una circolare a tutti i gestori sugli eventuali controlli da effettuare per l’accesso agli impianti (termoscanner?). Un solo episodio negativo danneggerebbe tutti;
- In particolare, occorre lavorare alla creazione dei presupposti per le attività estive, che saranno il primo banco di prova in vista della ripresa auspicata per settembre;
- La riapertura delle strutture solo per gli allenamenti, come ipotizzato da alcune anticipazioni, per alcune tipologie di impianti energivori (piscine) avrebbe un costo troppo alto, è necessario studiare un piano per la riduzione dei costi, come ad esempio l’utilizzo di uno stesso impianto tra più società con orari prestabiliti, una sorta di “centro federale in versione comunale”;
- Ricalcolo della durata della concessione per i lavori eseguiti in conseguenza dell’emergenza sanitaria (applicazione di quanto previsto dal codice dei contratti). Proposta di modifica del regolamento per inserirne una previsione esplicita nel testo della D.A.C.;
- Sblocco delle pratiche per il ricalcolo delle durate delle concessioni art. 22.
- Creazione di una centrale unica di acquisto, a partire dal materiale sanitario, per ottenere un risparmio a vantaggio dei gestori e per non creare riaperture disomogenee;
- Proposta di istituzione di un albo di gestori di impianti sportivi, per tipologia/disciplina sportiva;
- Annullamento dei canoni concessori e non sospensione;
- Annullamento delle bollette AMA;
- Indicazioni da parte dell’Amministrazione su come soddisfare le richieste di rimborso dei soci iscritti negli impianti. Stesura di un documento ufficiale per rispondere in modo omogeneo alle richieste degli iscritti sulle quote già pagate per i corsi non svolti;
- Previsione di forme di aiuto alle famiglie per sostenere le attività di base e agonistiche, visto il cambiamento delle capacità economiche. Voucher sport,in analogia ai “buoni spesa”, oppure aumento della detraibilità delle attività sportive dal 19% al 100% e per tutti, non solo per i minori.