Proposte al Governo per sostenere gli operatori sportivi
In previsione di un nuovo provvedimento governativo a sostegno delle categorie colpite dalle chiusure conseguenti alla seconda ondata della pandemia che ha colpito l’Italia a partire da ottobre, gli operatori sportivi di Roma hanno inviato delle proposte, che sono poi state discusse e rielaborate in seguito alla riunione di cui pubblico la registrazione.
Le sintetizzo per punti di seguito, per raccoglierle in un documento unitario da trasmettere al Governo che tenga conto delle indicazioni provenienti da rappresentanti di Federazioni, Eps, Asd, Ssd che gestiscono impianti di proprietà o impianti pubblici/privati in concessione/affitto:
- proroga delle concessioni tramite meccanismi automatici, senza il ricorso a piani economici finanziari puntuali, in modo da non far gravare sugli Enti Locali la loro verifica (che comporterebbe il rallentamento di altre attività non meno importanti per la gestione dei contratti in essere);
- introduzione, per i prossimi 12 mesi, di procedure straordinarie più snelle per l’affidamento degli impianti di proprietà pubblica con concessioni scadute, al fine di incentivare la collaborazione con gli operatori interessati alla loro gestione in partenariato ed evitarne il definitivo abbandono;
- calcolo dei contributi per ssd e asd rapportato ai costi vivi da sostenere, alle attività istituzionali (scuole sportive, corsi, campionati, manifestazioni, ecc.) e al numero di tesserati;
- calcolo dei contributi per ssd e asd che gestiscono impianti rapportato ai costi per le locazioni, tenendo conto non solo dei costi per gli affitti ma anche di quelli per i canoni di concessione, alle spese legate alle utenze ed alla manutenzione ordinaria;
- previsione di contributi specifici per ssd e asd che gestiscono impianti che sono rimasti aperti seppur con una utenza ridotta, ad esempio le piscine con attività agonistica;
- importanza di sapere subito quali fondi saranno stanziati per le asd/ssd, perché altrimenti tante potrebbero decidere di abbandonare l’attività subito, senza aspettare ulteriori mesi e veder ingigantire i propri già ingenti debiti fino a settembre;
- conferma del credito d’imposta per le sponsorizzazioni;
- erogazione del contributo da non legare ai codici Ateco, perchè la maggior parte delle asd non ha la partita iva e quindi sarebbero totalmente escluse;
- previsione di un sostegno per le società neo costituite, che non hanno costi storici e non hanno bilanci passati ma hanno gli stessi costi da affrontare;
- voucher per fronteggiare la perdita di tutti quegli iscritti fidelizzati negli anni che per paura non riprenderanno immediatamente a frequentare gli impianti sportivi;
- finanziamenti specifici per l’installazione di coperture di aree all’aperto per attrezzature idonee alla pratica sportiva all’aperto e per garantire un minimo di servizi igienici, fondamentali anche per il rispetto delle norme anticovid;
- previsione di contributi per le visite mediche specialistiche da sostenere da parte di chi ha avuto il covid, per le quali sono richiesti fino a 300/400 euro.
Lascia un commento