Dall’economia del degrado all’economia del decoro
Ho studiato la proposta di programma per la legalità e il decoro elaborata dall’Associazione Basta Cartelloni. Ne condivido ogni singolo punto e lo considero la manifestazione concreta del concetto di intelligenza collettiva: un particolare modo di funzionamento dell’intelligenza che supera tanto il pensiero di gruppo (e le relative tendenze al conformismo) quanto la cognizione individuale, permettendo a una comunità di cooperare mantenendo prestazioni intellettuali affidabili.
Rendere i cittadini consapevoli è il titolo dell’ultimo paragrafo del documento ed il primo passo verso l’economia del decoro. Condivido pienamente (è quello che si intende con l’espressione fare rete) e per questo motivo dedicherò una serie di articoli alla divulgazione delle proposte avanzate dall’Associazione, che sono il frutto di anni di esperienza sul campo e di continua informazione.
Solo quando i romani comprenderanno quanto il degrado ambientale sia direttamente collegato al degrado umano e al disagio sociale, potranno cominciare a vedersi i primi cambiamenti nella città.
Lo stretto legame tra degrado ambientale ed umano è stato mostrato da numerosi studi internazionali e viene descritto dalla “teoria delle finestre rotte“: se le piccole trasgressioni vengono trascurate, esse possono generare fenomeni di emulazione. La teoria è stata confermata da una serie di esperimenti controllati che hanno portato gli studiosi a conclidere che «Un esempio di disordine, quale i graffiti o i rifiuti, può indubbiamente incoraggiarne altri, come ad esempio il furto».
La violenza germoglia dall’anarchia, dal degrado, dal lassismo e dalla connivenza. Il ritorno al rispetto delle regole deve partire dal controllo delle infrazioni stradali, colpendo la sosta selvaggia, non solo per rendere più fluido il traffico, ma anche a tutela dei più deboli: dei disabili che devono attraversare sulle strisce pedonali, dei portatori di handicap che devono destreggiarsi con la carrozzina, dei non vedenti che non devono essere costretti a fare lo slalom tra le lamiere.
Il programma illustra le principali cause del degrado urbano e cosa fare per combatterlo. Negli articoli che seguiranno vedremo come, partendo dal ripristino delle regole per la cartellonistica e le affissioni abusive, le bancarelle ed i venditori abusivi, l’occupazione di suolo pubblico e le aree vedi pubbliche, si può arrivare a rilanciare il sistema economico del comune, l’occupazione e lo sviluppo dei servizi ai cittadini.
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