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Dal degrado al decoro: lavavetri, parcheggiatori abusivi ed autopromozioni

7 Maggio 2013

Abusuvi ai semafori

Questa è la quarta tappa del viaggio dall’economia del degrado all’economia del decoro. Partendo dall’analisi delle principali cause del degrado urbano che caratterizza Roma, arriveremo a concludere l’analisi con la descrizione dei benefici che apporterà la lotta al degrado, spiegando che essa comporterà, oltre agli evidenti benefici ambientali, la meno evidente (ma non meno importante) creazione di nuovi servizi ai cittadini e, soprattutto, nuovi posti di lavoro.

Le autopromozioni abusive sono uno dei fenomeni che trovo più fastidiosi in assoluto. Le serrande dei negozi, i pali dei segnali stradali o i cassonetti della spazzatura ne sono tappezzati (se non ve ne siete mai accorti, vi invito a farci caso non appena uscite in strada).

I pali, le pareti, le pensiline, i cassonetti, i cestini, i cancelli, i portoni, le cabine e gli armadietti dei servizi (Acea, Enel, Italgas, Telecom, etc.). Praticamente ogni superficie cittadina è divenuta spazio disponibile per qualunque forma di autopromozione. Dagli agenti immobiliari, ai traslocatori e serrandisti, agli organizzatori di feste e concerti, tutti si sentono in diritto di usare un bene pubblico come spazio espositivo con adesivi, locandine, cartelli e volantini.

Le iniziative contenute della proposta di programma di Bastacartelloni prevedono, oltre alle azioni di contrasto agli adesivi selvaggi, la descrizione dei modi corretti per affiggere le autopromozioni.

Regolamentazione delle affissioni di comunità (comitati di residenti, sezioni di partito, annunci di lavoro e immobiliari etc.) attraverso l’installazione di totem o bacheche di quartiere, dall’aspetto uniforme in ogni municipio, installati in pochi esemplari in punti che non creino problemi di circolazione sui marciapiedi e le strade, in cui poter affiggere liberamente i propri avvisi non imbrattando muri e arredo urbano. Le affissioni saranno visibili per una settimana, dopodiché saranno rimosse dai responsabili al decoro di municipio per far posto ad altre comunicazioni.

Un altro fenomeno particolarmente sgradito ai romani è il dilagare di parcheggiatori abusivi, che potremmo definire come i più odiati dai cittadini (probabilmente a pari merito con i lavavetri…).

Come per i venditori abusivi, questi “mestieri” sono controllati da bande criminali straniere o italiane che sfruttano le condizioni di estrema povertà o disagio sociale di chi li svolge, per guadagnare migliaia di euro esentasse ogni giorno, fornendo a chi lavora sulla strada il minimo indispensabile per sopravvivere. I cittadini romani che si trovano a dover dare l’elemosina o pagare sotto minaccia per non vedere danneggiata la propria automobile, vivono con sempre maggiore insofferenza questa invasione di parcheggiatori abusivi, questuanti di ogni età (tra cui bambini) e lavavetri, reagendo con paura o violenza alle loro richieste o suppliche, maturando sentimenti razzisti e rancore verso le Istituzioni e le Forze dell’Ordine che non sanno combattere questi racket insopportabili.

Cosa fare per contrastare queste insopportabili attività?

  • presidio del territorio, allontanamento dei lavoratori abusivi e soprattutto lavoro d’intelligence per individuare i coordinatori e i responsabili dell’economia del degrado: “caporali”, sfruttatori e fornitori della merce abusiva da vendere;
  • rafforzamento dei poteri della Polizia Locale, anche mediante l’approvazione di nuovi provvedimenti legislativi atti a contrastare efficacemente i fenomeni descritti.

Per oggi ci fermiamo qui ma il viaggio, come promesso in apertura, continua…

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