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La violenza dei toni è direttamente proporzionale alla debolezza degli argomenti

20 febbraio 2014

renzigrillo

La consultazione con Renzi è stata una delusione. Pur essendo contrario ad incontrarlo, perchè sapevo che questa consultazione sarebbe stata solo un inutile teatrino, preso atto che la maggioranza degli utenti registrati sul portale dle Movimento si è invece espressa a favore dell’incontro, non ho apprezzato l’aggressività di Beppe.

Renzi prova a spiegare il suo programma, Grillo non gli consente di parlare e alza il tono della discussione

Purtroppo stavolta i giornali non distorcono la realtà, in quei 10 minuti abbiamo assistito a un brutto spettacolo: chi pensa che Grillo sia quello che non sa dialogare con gli altri, quello che non sa confrontarsi ma che è solo capace di fare monologhi, urlare o offendere, con questo 10 minuti ne ha avuto (purtroppo) una conferma.

Renzi mi disgusta ma in questa occasione ci ha dato una sonora lezione di stile. Abbiamo visto una persona che ha tentato di parlare ed un’altra che glielo ha impedito. Non condivido la tua idea, ma darei la vita perché tu la possa esprimere. Sono d’accordo con Voltaire e devo riconoscere che, per colpa nostra, non è andata esattamente così…

Le parole pronunciate da Beppe sono sacrosante, quel “tu non sei credibile” rappresenta pienamente il pensiero mio e, credo, di tutti gli attivisti 5 stelle. Sarebbe bastato spiegare la sua non credibilità per giustificare la nostra sfiducia, che è totale e indiscutibile. Sarebbe bastato chiedere cosa ha promesso ad Alfano e a Berlusconi, in cambio della loro fiducia. Sarebbe bastato chiedergli l’impegno a scrivere la nuova legge elettorale insieme a migliaia di cittadini onesti, come sta facendo il Movimento 5 Stelle, invece che insieme a un cittadino condannato.

Peccato perchè i contenuti dei programmi e delle promesse elettorali, che il M5S è l’unica forza politica ad aver continuato a perseguire con coerenza dal febbraio 2013 ad oggi, sono stati completamente oscurati dai modi.

In ogni caso, sbagliando s’impara: per il M5S cambiare i modi è possibile, mentre per i vertici dei partiti politici cambiare i contenuti (ad esempio liberandosi dalle mafie e dalle lobby) è impossibile.

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3 commenti
  1. romano permalink

    Caro Angelo condivido appieno, quanto da te espresso. Abbiamo perso un’altra occasione? Mi auguro vivamente di no.

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  2. Romano Della Sala permalink

    Caro Angelo, condivido appieno quanto da te espresso. Abbiamo perso un’altra occasione? Mi auguro proprio di no. A presto Romano

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  3. Angelo, amico mio carissimo, anche io in un primo momento sono giunto alle tue stesse conclusioni, non per niente quella frase di Volteire è riportata nel mio profilo come mia massima preferita. Però stamattina somatizzata la delusione iniziale ho riflettuto e sono giunto ad una conclusione che per me è giusta ma non pretendo che venga condivisa ma che però porta ad una riflessione: Certo le maniere di Grillo sono state un po violente verbalmente però pensaci su; in parlamento sono depositate una gran quantità di proposte di legge frutto del lavoro dei nostri portavoce in parlamento. Queste proposte di legge rispecchiano in gran parte il programma del M5S e nessuno a cominciare dai presidenti delle due aule parlamentari e via via le varie commissioni relative come pure i partiti prendono in esame queste proposte di legge che come tu ben sai sono volte solo ed esclusivamente per le esigenze finanziarie dell’Italia e per il bene degli italiani, soprattutto quegli italiani che soffrono, che vivono in difficoltà, rivolte alle PMI e agli artigiani. Concludendo, in cosa doveva confrontarsi Grillo e i suoi accompagnatori? Noi sappiamo benissimo il programma di Renzi e loro conoscono bene i contenuti del nostro programma e delle proposte di legge che giacciono come cartastraccia negli archivi parlamentari. A questo punto sono giunto alla conclusione che Grillo ha dimenticato di fare una cosa: dire a Renzi MA VAFFANCULO RENZI, TU, BERLUSCONI E DE BENEDETTI. Se vuoi sapere come la penso vai a leggere le nostre proposte, comprendi il contenuto e poi parliamo del loro sviluppo. Un caro saluto Gaetano

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