We Zapp, la sfortuna di risiedere nel Municipio sbagliato
Sto leggendo con un velo di amarezza il bando per l’adozione di aree verdi pubblicato dal Presidente del Municipio XI. Non perché l’iniziativa sia malvagia (al contrario, è fantastica!) ma perché penso che il progetto We Zapp si potrebbe realizzare, se il Presidente del Municipio XIV fosse altrettanto aperto alle iniziative dei singoli cittadini.
Cito, infatti, le prime premesse del documento:
Nel territorio del Municipio XI di Roma Capitale sono presenti numerose aree verdi pubbliche in stato di degrado a causa di usi impropri, discarica ed occupazioni abusive, vegetazioni infestanti, ovvero attuate, ma in insufficiente stato manutentivo, per le quali non è possibile garantire una manutenzione appropriata ed efficace, non disponendo di risorse economiche sufficienti e continuative;
Il Municipio Roma XI al fine di migliorare i servizi offerti all’utenza e ridurre gli oneri gestionali in capo all’Amministrazione comunale, considera vantaggioso per l’Amministrazione Pubblica avvalersi del contributo di soggetti esterni per la gestione degli spazi pubblici di cui al punto a); per tale finalità viene elaborato e pubblicato il presente Bando Pubblico Aperto per il reperimento in maniera continuativa e consolidata di soggetti esterni all’Amministrazione Comunale, sotto forma di cittadini, singoli o associati ovvero soggetti privati che abbiano interesse, prevalentemente a titolo volontario, ma senza escludere l’ipotesi della utilizzazione di parte dei proventi derivanti da modeste iniziative imprenditoriali, al miglioramento, alla custodia e manutenzione e/o sistemazione di aree a verde, per elevarne lo standard funzionale ed estetico;
Sembra che siano scritte apposta per noi. Peccato essere residenti nel Municipio sbagliato…
Il testo continua, comunque, a contenere condizioni troppo stringenti. Non concordo con il tipo di penali previste, come ad esempio la multa di 50 euro per ogni giorno di ritardo nell’attivazione dei servizi previsti: se i cittadini offrono dei servizi gratuitamente, la penale per la loro attivazione con qualche giorno di ritardo non può essere una sanzione pecuniaria. Al limite si può prevedere la revoca dell’affidamento, se il ritardo è eccessivo, ma non il pagamento di una multa. Alle condizioni attuali, c’è il rischio che non partecipi nessuno.
Se volete leggerlo (o inviarlo al Presidente Barletta, per suggerirgli di modificarlo e poi pubblicarlo), il testo integrale è disponibile al seguente link: Bando adozione / assegnazione temporanea aree verdi.