Oasi delle Cesine, segnali di cambiamento
Come un qualsiasi turista che scelga di passare una settimana di vacanze in Salento, avendo saputo dell’esistenza di un’oasi naturale del WWF, sono andato a visitarla.
Mi sono ritrovato in una spiaggia deserta, di sabbia bianca di fronte a un mare cristallino. Un paesaggio potenzialmente stupendo. Ma pieno di rifiuti. Ho fotografato televisori, frigoriferi, pneumatici, bottiglie di detersivo e centinaia di altri oggetti di plastica e metallo.
Ho postato le foto su facebook e la rete le ha mostrate a migliaia di persone:
Ci credereste se vi dicessi che queste foto sono state scattate in una spiaggia che da 35 anni è riserva naturale (oasi WWF), in una regione che per 10 anni è stata governata da un Presidente di Sinistra Ecologia e Libertà?
Beh anche se non ci credereste… credeteci
La notizia è arrivata anche su Leccecronaca.it (Le foto della vergogna: ecco come si presenta agli occhi dei turisti il nostro Salento, per giunta in uno dei suoi punti “protetti”, l’Oasi Naturale delle Cesine vicino San Cataldo di Lecce) e su Leccesette.it (Discarica nell’oasi “Le Cesine”: le foto dello scempio).
Dopo poco più di un mese leggo con soddisfazione la notizia dell’interessamento all’oasi da parte di un consigliere regionale appena eletto, Cristian Casili:
Non c’è bisogno di grandi finanziamenti che molto spesso aggiungono altri problemi, qui occorre semplicemente togliere rifiuti con una spesa i cui costi e benefici miglioreranno le condizioni di vita degli ecosistemi, degli abitanti e dei turisti
Fonte: Cesine, rifiuti sulla costa. L’indignazione di Casili: “Urgente una bonifica”
Ci voleva tanto per arrivarci? In effetti no, basta così poco per affrontare il problema che non varrebbe neanche la pena di sottolinearlo. Eppure, senza il Movimento 5 Stelle, questo intervento tanto semplice non sarebbe mai stato proposto.