Il degrado dopo uno sgombero, aspettando un nuovo insediamento
Cosa accade in un’area che ha ospitato un insediamento abusivo dopo lo sgombero? Resta una discarica.
Queste foto sono state scattate all’interno del Parco Regionale Urbano del Pineto, tra via Eugenio Frate e via di Valle Aurelia, durante un’escursione guidata da Luigi Plos.
Per chi non lo sapesse, il parco fa parte delle aree protette (per modo di dire, evidentemente…) gestite da RomaNatura, un ente di cui ribadisco la totale inutilità: anche in questo caso la sua esistenza è controproducente, come quando ha autorizzato il passaggio di una gara di mountain bike nella riserva integrale.
Gli sgomberi effettuati in questa modalità non producono alcun effetto positivo, né per l’ambiente, né per la sicurezza. Le tonnellate di materiale accumulato negli anni da chi ha abitato la zona, che non sono state rimosse, hanno dato vita ad una discarica abusiva; mentre l’abbandono dell’area, che comunque continua a non essere vissuta da nessun cittadino, avrà come conseguenza il ritorno di nuovi insediamenti.
Tramite la Commissione per la razionalizzazione della spesa abbiamo verificato che spendiamo 2 milioni di euro l’anno per ottenere risultati come questo:
Ps. Questa montagna di rifiuti rende quasi inaccessibile il laghetto nel parco del Pineto (foto qui sotto), fonte di ristoro ben conosciuta dagli uccelli migratori, che vi si fermano ogni anno durante le loro traversate di migliaia di chilometri, ma luogo praticamente ignoto per gli umani che vi abitano a poche centinaia di metri. E forse, visti gli effetti di alcuni uomini sulla natura, è meglio così…
Ottima testimonianza Angelo! Un altro compito non svolto da AMA, pur essendo anche per questo da noi pagata! Luigi Plos
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