Punti Verde Qualità: ANAC chiama, Roma Capitale non risponde
Il Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, Raffaele Cantone, il 17 novembre scorso ha risposto ad alcuni quesiti posti dall’Ufficio PVQ del comune, esprimendo un concetto semplice: non si devono regolarizzare gli abusi.
Come riportato recentemente dalla stampa, Cantone demolisce anni di lavoro del Campidoglio. Le indicazioni date agli uffici di Roma Capitale sono le stesse che diede la Commissione per la razionalizzazione della spesa più di un anno fa: dovete guardare alla sussistenza di un interesse pubblico.
La Commissione propose all’Assessore alla legalità, Alfonso Sabella, un metodo per distinguere speculazione e interesse pubblico ma la nostra proposta è rimasta inascoltata.
Come diciamo da allora, per risolvere la questione è necessario l’esame delle situazioni caso per caso e prendere provvedimenti per aiutare chi ha rispettato le leggi e, parallelamente, revocare le concessioni a chi non lo ha fatto. Esattamente l’opposto della logica del “regolarizzare per quanto possibile” e dell’individuare “procedure idonee a sanare le criticità riscontrate”.
Ci sono casi di concessionari che da anni chiedono di collaudare le opere realizzate, di prevedere la concessione del diritto di superficie, di ricontrattare il contenuto delle convenzioni e di prolungare il periodo di ammortamento dei mutui.
In questi casi, il mancato intervento dell’Amministrazione Comunale ha contribuito in maniera determinante al disequilibrio dei relativi piani economico finanziari.
Di occasioni per riportare giustizia e legalità l’Amministrazione Comunale ne ha perse tante ma non è mai troppo tardi. Come ormai gli uffici capitolini sanno bene, siamo a disposizione per lavorare insieme: possiamo iniziare da subito e farlo in veste di volontari, oppure attendere giugno e farlo da amministratori.