Lettera aperta al personale di Roma Capitale
In questi giorni è in atto l’ennesima serie di ordinanze di trasferimento della dirigenza capitolina, stabilite dal Commissario Tronca.
Come ha spiegato Daniele Frongia nel post “Cosa intende fare il commissario Tronca per rispondere alle richieste dell’ANAC?”
La rotazione coinvolge anche persone non toccate dalla istruttoria ma che devono ugualmente lasciare il proprio incarico per coprire caselle rimaste scoperte. Anche con incarichi di tre anni, alla faccia dell’ordinaria amministrazione.
Ribadisco quanto già espresso in passato su questo blog (Il non senso della frenetica rotazione dei dirigenti di Roma Capitale):
I dirigenti devono restare al loro posto, quando sono capaci, oppure devono essere cacciati, se non lo sono. Farli girare non serve a nessuno: non solo non è una punizione per chi non merita quel posto ma, peggio ancora, è un danno per gli altri. Il turnover deve essere fatto con criterio, altrimenti va solo a discapito di chi lavora bene.
Lancio un appello a tutto il personale di Roma Capitale, dirigente e non. Se nel corso degli ultimi tre anni siete stati allontanati ingiustamente da strutture nelle quali vi ritenete idonei, scriveteci e dite ai vostri colleghi di scriverci.
Come abbiamo già dimostrato nel corso della scorsa consiliatura, con l’attività della Comissione per la Razionalizzazione della Spesa (Analisi dell’allocazione del personale capitolino: risultati e prossimi passi), il Movimento 5 Stelle partirà dall’ascolto:
Sono state raccolte le testimonianze dei dirigenti, che lamentano la cronica mancanza di personale, e dei rappresentanti dei dipendenti, che lamentano la mancata valorizzazione delle proprie competenze.
L’obiettivo del nostro governo, così come è scritto nel programma, sarà dare ai dipendenti capitolini la possibilità di lavorare al meglio, tenendo conto delle specifiche competenze di ognuno. Chi lo vorrà, avrà finalmente l’opportunità di essere gratificato dallo svolgimento delle proprie funzioni.