Una sola soluzione per la palestra di via Sannio: il nuovo regolamento
Questa settimana abbiamo aperto il confronto con i soggetti coinvolti nella vicenda dell’impianto sportivo di Via Sannio.
La commissione ha convocato in audizione il concessionario ENDAS, hanno partecipato all’incontro alcuni residenti (ex) fruitori della struttura, la Direzione Sport e la parte politica del Municipio interessato (il VII).
La struttura è inutilizzata dal luglio del 2015, ovvero da quando il nuovo gestore ne ha ricevuto le chiavi. In quel momento sono emerse le criticità derivanti dalle condizioni strutturali in cui versa l’impianto, evidentemente non agibile per motivi di sicurezza.
L’obiettivo dell’amministrazione é naturalmente quello di ridurre al minimo l’attesa per la riapertura dell’impianto, restituendo la struttura agli abitanti della zona e riportandola alla funzione che l’ha resa storica, ovvero un punto di ritrovo ed aggregazione per i cittadini del territorio municipale.
Gli interventi necessari sono, però, molteplici e, soprattutto, di entità non irrilevante: ENDAS li ha stimati in mezzo milione di euro. Chi lo paga?
Il Comune? Difficile, visto il debito che pesa sul bilancio di Roma Capitale. Il concessionario? Difficile, se non gli si riconosce il prolungamento della concessione. Un privato? Difficile, a meno che non speriamo di trovare un benefattore che voglia donare mezzo milione.
L’unica soluzione praticabile é, evidentemente, un nuovo bando di gara, per un nuovo affidamento della durata idonea ad ammortizzare l’investimento necessario a rimettere in sicurezza l’impianto. La soluzione, quindi, non può essere un affidamento provvisorio (l’unico che possiamo bandire, in attesa del nuovo regolamento).
L’unica soluzione é, in definitiva, un nuovo regolamento: l’amministrazione Alemanno non é riuscita ad approvarlo in 5 anni, l’amministrazione Marino non c’è riuscita in 3 anni. Questa amministrazione si impegna ad approvarlo in meno di un anno, entro la primavera del 2017.
Questa é l’eredità che abbiamo raccolto. Ci impegniamo a mostrarvene una diversa nei prossimi anni.
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