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Manifestazioni di interesse e proposte di partenariato pubbliche e private su impianti sportivi comunali

24 febbraio 2021

Pubblico la registrazione della Commissione di oggi, 24 febbraio, in occasione della quale sono state raccolte le richieste di chiarimenti e di aggiornamenti da parte delle società, associazioni e Federazioni sportive che hanno manifestato a Roma Capitale l’interesse a proporre degli accordi per la gestione degli impianti sportivi comunali.

A dimostrazione di quanto sia lontana dalla realtà la propaganda che dipinge l’attuale amministrazione come “avversa” alle concessioni e favorevole soltanto agli accordi con federazioni e alla gestione diretta tramite Zetema, rendo noto che sono più di 40 le manifestazioni di interesse che sono pervenute al Dipartimento sport nelle ultime settimane.

Preciso, a beneficio di chi ha partecipato poco alle riunioni dell’Osservatorio sportivo capitolino di questi anni, che tale procedura è attivabile anche dagli attuali gestori, con riferimento agli impianti che stanno attualmente gestendo: il regolamento non vieta (anzi, direi che la incentiva) la possibilità, per un concessionario con contratto ancora in corso, di presentare una proposta di partenariato da realizzarsi nella stessa struttura.

A beneficio di chi non ha potuto partecipare alla commissione, segnalo che la descrizione della procedura è perfettamente illustrata nell’intervento del Direttore Ziantoni che parte al minuto 1:08:00 della registrazione.

Stiamo parlando di un fenomeno del tutto nuovo: nessuna precedente amministrazione (Marino, Alemanno, Veltroni, Rutelli) ha seguito per l’impiantistica sportiva di Roma la procedura prevista dalle norme nazionali relativamente al partenariato pubblico privato. D’altronde, non sono ironico, è vero che gli affidamenti diretti sono oggettivamente molto più facili da gestire dal punto di vista amministrativo.

L’incontro è stato utile non solo per fornire indicazioni pratiche sulla procedura ma anche per condividere e spiegare, in totale trasparenza, quali sono i problemi spesso “invisibili” che devono affrontare quotidianamente gli uffici capitolini. Problemi derivanti dal fatto che la maggior parte degli impianti sportivi di proprietà di Roma Capitale sono stati realizzati su iniziativa sì dei privati, ma senza nessun tipo di controllo da parte dell’Amministrazione.

In altri termini, come ha precisato il Direttore Ziantoni al minuto 59:20, la maggior parte degli impianti sportivi comunali le cui concessioni sono oggi scadute derivano regolarizzazioni contabili/amministrative di impianti la cui costruzione non è mai stata autorizzata, di conseguenza Roma Capitale prima di poter pubblicare un bando deve verificare che non sussistano impedimenti ed, eventualmente, superarli.

A causa dell’assenza del Comune, oggi oltre 110 impianti sportivi presentano ancora delle criticità irrisolte dal punto di vista patrimoniale.

Ad esempio, l’impianto di via Mendozza è “tagliato” a metà da un fosso demaniale che nel “mondo reale” non si vede, sembra non esistere (e di cui non è stato tenuto conto quando l’impianto è stato realizzato senza nessun titolo autorizzativo da parte del Comune) ma che è invece presente nelle carte, il che rende impossibile autorizzare qualunque tipo di progetto venga proposto.

A conclusione di questa breve sintesi, invitando chi è interessato all’argomento a rivedere la registrazione, ribadisco l’impegno dell’attuale amministrazione a facilitare e velocizzare quanto più possibile le procedure di partenariato in corso e future.

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