Impianti comunali, le proposte di modifica del “vecchio” regolamento
La Commissione Sport il 28 giugno ha protocollato le proposte di modifica all’attuale Regolamento per gli impianti sportivi di proprietà di Roma Capitale (Modifica DCC n. 170-02).
L’obiettivo della delibera è duplice:
- riconoscere il valore dei servizi sportivi offerti alla cittadinanza anche dopo la scadenza della concessione;
- riconoscere i lavori di manutenzione straordinaria effettuati dai concessionari.
Per quanto riguarda il primo punto, ricordo il grido di allarme lanciato nel marzo scorso, quando i corrispettivi richiesti ai gestori di impianti sportivi comunali con concessioni scadute sono “aumentati del 1.000%”. Per la prima volta, in quella occasione, l’amministrazione ha adottato un provvedimento formale in conseguenza della scadenza di circa 20 concessioni (alcune scadute da più di 5 anni).
La Commissione si è attivata immediatamente per affrontare il problema, dovuto a un vuoto normativo nel testo dell’attuale regolamento, ovvero la disciplina dei corrispettivi dovuti dai concessionari scaduti. Abbiamo stabilito che, nel caso in cui essi abbiano continuato a rispettare le condizioni concordate con il Comune, a partire dalle tariffe da applicare all’utenza, allora “l’affitto” dovuto (in realtà non si tratta di un affitto…) deve essere uguale a quello stabilito nel disciplinare di concessione.
Per quanto riguarda il secondo punto, si tratta di quantificare i prolungamenti delle concessioni ai soggetti che hanno realizzato, a proprie spese, dei lavori autorizzati dal Comune. Queste procedure sono ferme da anni e senza questo nostro intervento Roma Capitale sarebbe chiamata in giudizio: dopo aver chiesto ai concessionari di finanziare la realizzazione di opere in cambio di un prolungamento della concessione, l’Amministrazione non può rimangiarsi l’impegno sottoscritto. Il fatto che la normativa nazionale sia cambiata dopo la stipula di quegli accordi non ne modifica gli effetti.
Il Segretariato Generale ha anticipato informalmente un parere negativo sulla possibilità di estendere il riconoscimento dei prolungamenti ai lavori autorizzati ma non ancora effettuati, chiedendo inoltre di legare tali proposte a un impegno forte da parte dell’Amministrazione a porre fine al regime di proroga delle concessioni scadute, che naturalmente condivido in pieno.
Per questo motivo il contenuto della proposta è stato inserito in una norma transitoria del nuovo Regolamento, che lo stesso 28 giugno è stato trasmesso informalmente agli uffici chiedendone un parere preventivo per, eventualmente, poter modificare il testo prima di protocollarlo. Entro metà luglio gli uffici si riuniranno, insieme ai tecnici di CONI Lazio, per valutare insieme come declinare il dettato del nuovo Codice degli appalti e delle concessioni nell’ambito dell’affidamento di servizi sportivi: è una sfida particolarmente impegnativa, dal momento che il regolamento di Roma Capitale sarà il primo in Italia ad essere approvato dopo l’entrata in vigore della Decreto Legislativo n. 50/2016.
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