Case popolari, “trovati 743 abusivi”. E che aspetti a cacciarli, Sindaco, speri che se ne vadano da soli?
Oggi in prima pagina sul sito del comune si legge un comunicato del palazzo senatorio.
La grande notizia è che sono stati individuati 743 occupanti abusivi. A corredo della notizia, viene aggiunto che:
Grazie a queste operazioni di recupero è stato possibile, parallelamente, intensificare il ritmo di assegnazione di alloggi popolari a chi davvero ne ha diritto.
Fonte: Roma Capitale.
In realtà, per poter assegnare una casa è necessario, dopo aver identificato gli occupanti abusivi, cacciarli e consegnare le chiavi agli aventi diritto. Ed è proprio qui che il processo è fermo.
Parlare di intensificazione del ritmo di assegnazione è un goffo tentativo di far credere ai cittadini una cosa non vera.
Caro Sindaco, forse per lei che non sa mai niente, è una notizia nuova quella che gli alloggi di Roma Capitale sono occupati abusivamente ma noi lo sapevamo già (e magari fossero solo 743 gli abusivi, in realtà sono più di tremila!). Ai cittadini interessa sapere quando saranno liberati e, soprattutto, quando saranno consegnate le chiavi a chi aspetta da anni. Ma questa risposta, ovviamente, l’attuale amministrazione capitolina non la sa dare.
C’è chi è in attesa dal 2000, 15 anni sono un tempo infinito e non c’è proprio niente di cui andare fieri nel comunicare che ancora oggi, dopo oltre due anni di “nuovo governo”, la gestione dell’emergenza abitativa a Roma è così lontana dall’uguaglianza e dalla legalità.
Forse sarà pure una brava persona, caro Sindaco Marino, e forse pure un bravo medico, ma di certo è un pessimo amministrare pubblico.
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